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Bilancio energetico e Alimentazione: Tutto quello che devi sapere sul bilancio energetico positivo e negativo

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Uno degli elementi più importanti per chi vuole avere più consapevolezza di cosa succede al proprio corpo, quando si prende o si perde peso, è sapere qual è il proprio bilancio energetico.

Chi segue una dieta o uno stile alimentare specifico è sempre molto attento al calcolo delle calorie, unità con le quali si misura il cibo.

Ma queste sono anche una fonte di energia importantissima per il corpo che le utilizza per portare avanti le diverse attività vitali.

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Caratteristiche principali del bilancio energetico

Con bilancio energetico viene indicata quella precisa attività che riguarda la differenza tra l’energia che viene immessa nell’organismo e quella utilizzata per svolgere le diverse attività.

Quando si mangia, si assumono delle energie. Questo significa che il bilancio energetico può essere facilmente determinato semplicemente facendo un rapido calcolo delle chilo calorie.

Il fabbisogno energetico quotidiano, invece, viene calcolato sommando diversi fattori, ovvero il metabolismo basale, la potenza metabolica e la termogenesi.

Cosa si intende con metabolismo basale

Quando parliamo di metabolismo basale ci riferiamo al totale dell’energia che serve a una persona, quando si trova un uno stato di riposo e senza aver assunto cibo, per poter mantenere attive alcune precise funzioni come il metabolismo e la temperatura di base.

Per poter fare un preciso calcolo di quello che è il metabolismo basale di una persona devono essere presi in esame diversi elementi come, ad esempio, il genere, l’età anagrafica, la massa muscolare (magra e grassa), l’area della superficie corporea e alcuni elementi riguardanti gli ormoni.

Cos’è il tasso di conversione dell’energia?

Svolgendo diverse azioni fisiche, come alzarsi, rimanere in piedi, digerire, sedersi, effettuare esercizio fisico ad alta intensità e così via, si può ottenere il cosiddetto tasso di conversione dell’energia.

In base al tipo di attività fisica eseguita da una persona, questo tasso può cambiare in maniera determinante. Chi, ad esempio, svolge un lavoro stando quasi sempre in piedi e pratica costantemente uno sport, ha un tasso di conversione dell’energia particolarmente elevato rispetto a chi pratica un’attività lavorativa principalmente da seduto e si allena poco o, addirittura, mai.

Il ruolo della termogenesi

Nel processo di consumo calorico interviene anche un altro processo molto importante: la termogenesi.

L’energia del corpo si trasforma in calore quando avvengono determinati processi di tipo metabolico. Questo vuol dire che l’energia viene bruciata.

Il grado di questa attività di combustione energetica cambia da un individuo all’altro in base a caratteristiche specifiche di ogni persona.

In più, il cibo può influenzare la termogenesi. Infatti, circa il 35% dell’energia derivante da proteine viene rilasciato sotto forma di calore.

Il bilancio energetico positivo

Possiamo spiegare il concetto di bilancio energetico positivo in maniera molto semplice. Infatti, se l’apporto di energia di una giornata è superiore al proprio fabbisogno, la persona registra un bilancio energetico positivo che, vuol dire, acquisire peso. Questo eccesso di energia viene accumulata nel corpo, soprattutto sotto forma di grasso corporeo.

Il bilancio energetico negativo

Il contrario di quanto appena esposto è il bilancio energetico negativo che avviene quando l’apporto di energia durante la giornata è più basso del fabbisogno. In questo caso, avviene una perdita di peso. Questo deficit viene equilibrato dall’organismo acquisendo energia dal grasso accumulato, dai muscoli o attingendo ad altri tipi di riserva.

Come si può ottenere un bilancio energetico negativo?

È possibile ottenere un bilancio energetico negativo tramite tre differenti modi.

Il primo consiste nell’abbassare la quantità di calorie assunte durante la giornata.

Attenzione, però, a non effettuare delle diete troppo drastiche che tendono a far abituare il corpo alla mancanza di energia, causando un rallentamento del metabolismo basale.

Meglio sempre seguire una dieta sana ed equilibrata per tempi più lunghi, così da dare al corpo i giusti nutrienti.

Un altro metodo è l’aumento di consumo di energia, cioè un elevato tasso di conversione dell’energia.

Questo fattore può essere ottenuto aumentando l’attività fisica e il movimento in generale.

È meglio prediligere quegli sport che consentano di ottenere l’effetto afterburn, ovvero bruciare più energia anche dopo aver svolto un allenamento.

Svolgere costantemente uno sport aiuta a migliorare il consumo calorico nel lungo periodo. Infatti, come precedentemente accennato, anche le proporzioni di massa muscolare sono determinanti per il metabolismo basale.

Più massa muscolare vuol dire bruciare più calorie a riposo.

Qualunque sia il tipo di sport eseguito (in palestra con un istruttore e con programmi mirati, a casa a corpo libero o semplicemente correndo), farlo costantemente farà crescere la massa muscolare magra e, di conseguenza, il proprio fabbisogno energetico.