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Lipedema: cos’è, come si manifesta e si cura

Se ti sei mai trovata a combattere invano contro un accumulo di grasso sproporzionato nella parte bassa del corpo, nonostante diete rigorose e regimi di esercizio fisico intensi, potresti essere tra il numero significativo di donne affrontate da una condizione medica ancora troppo sottovalutata: il lipedema.

Questa patologia, che colpisce circa l’11% della popolazione femminile globale, si manifesta con un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo, specialmente dai glutei alle caviglie, escludendo i piedi, e talvolta coinvolgendo anche le braccia. A differenza dell’obesità o dei comuni problemi di adiposità localizzata, il lipedema è una malattia progressiva, cronica e spesso invalidante, caratterizzata da sensibilità e dolore nelle aree affette, nonché da una tendenza a sviluppare facilmente ematomi ed ecchimosi.

Questo disturbo rimane largamente sotto diagnosticato, in gran parte a causa della sua somiglianza con altre condizioni come il linfedema e l’obesità, e per la mancanza di consapevolezza e di test diagnostici specifici. Il lipedema si distingue non solo per la sua presentazione clinica ma anche per la sua base ereditario-genetica, rendendo le opzioni di trattamento convenzionali come diete restrittive o trattamenti estetici spesso inefficaci.

Questa introduzione vuole illuminare le caratteristiche distintive del lipedema, sfatando miti comuni e fornendo una guida essenziale per riconoscerlo e affrontarlo efficacemente.

In questo articolo assieme al Dott. Lorenzo Genzano, chirurgo esperto della Clinica Ireos di Firenze, vediamo in dettaglio cos’è il lipedema, quali sono le cause e le possibili soluzioni.

Contents

Cos’è il lipedema

Il lipedema, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018, è una malattia genetica, infiammatoria, cronica, e degenerativa che colpisce in maniera predominante il sesso femminile. Questa patologia si manifesta con un progressivo accumulo di grasso, caratterizzato da una crescita fibrotica e disomogenea del tessuto adiposo sottocutaneo (SAT: Subcutaneous Adipose Tissue), spesso accompagnato da edema, infiammazione sistemica e dolore. Se trascurato, il lipedema può evolvere in condizioni di grave disabilità.

Originariamente descritto come una varietà di disturbi adiposi o come una condizione relativa esclusivamente al tessuto adiposo sottocutaneo, il lipedema è ora compreso in maniera più ampia come una patologia del Tessuto Connettivo Lasso (LCT: Loose Connective Tissue). Tale visione moderna enfatizza come il lipedema interessi non solo gli adipociti ma coinvolga tutto il tessuto connettivo, inclusa la fascia muscolare e i sistemi linfatico e vascolare, distanziandosi così da semplici inestetismi o da condizioni come l’obesità indotta dallo stile di vita o il linfedema.

Classificazione del Lipedema

Il lipedema si manifesta in diverse forme e gradi di severità, differenziandosi principalmente per le aree del corpo interessate dall’accumulo di grasso. La comprensione delle diverse tipologie di lipedema è fondamentale per il riconoscimento e il trattamento di questa patologia. Attualmente, la medicina e la ricerca hanno identificato cinque categorie principali di lipedema, ognuna caratterizzata da specifiche localizzazioni del tessuto adiposo eccessivo.

  1. Lipedema di primo tipo: In questa categoria, l’accumulo di grasso è concentrato esclusivamente sui glutei e nelle zone trocanterica e peritrocanterica, corrispondenti ai fianchi. Questa tipologia, nota anche come “culotte de cheval”, è particolarmente comune tra le donne di origine mediterranea. Si stima che circa il 20% delle donne in questa popolazione possa essere affetto da lipedema di primo tipo.
  2. Lipedema di secondo tipo: Il secondo tipo vede un’estensione dell’accumulo adiposo dai glutei alla zona trocanterica, peritrocanterica e su tutte le cosce, arrivando fino al ginocchio. In questa tipologia, le cosce si ingrossano significativamente, mentre le gambe rimangono proporzionalmente più snelle e conformi alla norma.
  3. Lipedema di terzo tipo: Questa categoria è caratterizzata da un accumulo di grasso che copre glutei, zona trocanterica, peritrocanterica e si estende a tutte le gambe, fino al piede, che rimane, tuttavia, esente dalla patologia. Il lipedema di terzo tipo altera profondamente la forma naturale dell’arto inferiore, creando una sproporzione marcata con la parte superiore del corpo.
  4. Lipedema di quarto tipo: Simile al terzo tipo per quanto riguarda la distribuzione dell’accumulo adiposo negli arti inferiori, il quarto tipo si distingue per l’estensione del grasso anche alle braccia, coinvolgendo così anche la zona brachiale.
  5. Lipedema di quinto tipo: L’ultima categoria è definita dall’accumulo di grasso esclusivamente sulle gambe, dal ginocchio all’attaccatura del piede. Questa tipologia conferisce alle gambe un aspetto simile a “colonne” o scaldamuscoli, senza la curvatura naturale del ginocchio o della caviglia.

Progressione della Malattia

Il lipedema si evolve generalmente in tre stadi, che si differenziano per aspetto del tessuto adiposo e gravità dei sintomi. Nel primo stadio, la pelle appare liscia e la struttura del tessuto adiposo è piatta.

Nel secondo stadio, la pelle inizia a presentare una texture a materasso o a “buccia d’arancia” a causa del tessuto adiposo più nodulare. Nel terzo stadio, il tessuto adiposo diventa più grande e può sviluppare grandi pieghe e masse che pendono.

È fondamentale sottolineare che il lipedema può colpire persone di qualsiasi peso, anche se è più evidente in coloro che sono sovrappeso. La dieta e l’esercizio fisico, sebbene possano migliorare la salute generale, hanno un impatto limitato sull’adiposità caratteristica del lipedema.

Questi sintomi possono condizionare significativamente la vita quotidiana delle pazienti, richiedendo così una gestione attenta e personalizzata. La conoscenza dettagliata dei sintomi consente di avviarsi verso un percorso di diagnosi e trattamento corretto e, soprattutto, tempestivo.

Cause

Le cause del lipedema rimangono un campo di indagine medica ancora aperto e fonte di numerosi interrogativi. Tuttavia, attraverso gli anni, la ricerca ha individuato alcuni fattori che potrebbero svolgere un ruolo significativo nel determinare lo sviluppo di questa condizione patologica. Tra questi, i fattori genetici e gli squilibri ormonali sembrano essere particolarmente rilevanti.

Fattori Genetici

L’osservazione che il lipedema tenda a presentarsi all’interno delle stesse famiglie suggerisce una possibile predisposizione genetica. Studi hanno dimostrato che molte donne con lipedema hanno parenti stretti, come madri o sorelle, che presentano sintomi simili. Tuttavia, la natura esatta della trasmissione genetica rimane non chiara e probabilmente poligenica, il che significa che più geni, ciascuno con un piccolo effetto, potrebbero contribuire allo sviluppo del lipedema. Si stima che fino all’80% dei casi di lipedema abbiano una storia familiare della condizione.

Ormoni e Lipedema

L’incidenza prevalentemente femminile del lipedema e l’esordio spesso associato a periodi di cambiamento ormonale come la pubertà, la gravidanza o la menopausa, implica che gli ormoni possano giocare un ruolo chiave. Gli estrogeni, in particolare, hanno la capacità di influenzare la distribuzione del grasso corporeo e di poter modificare il tessuto connettivo. Ciò potrebbe spiegare perché il lipedema progredisce o appare in concomitanza con queste fasi della vita in cui il corpo della donna subisce significative fluttuazioni ormonali.

Altri Fattori Possibili

Altri fattori esplorati nella ricerca sul lipedema includono:

  • Alterazioni della microcircolazione: Potrebbero causare un accumulo anormale di liquidi nel tessuto connettivo, conducendo a ipertrofia adiposa e fibrosi.
  • Disfunzione del sistema linfatico: È stato ipotizzato che una disfunzione linfatica possa contribuire alla patogenesi del lipedema, poiché può portare a un drenaggio insufficiente dei fluidi e delle proteine dallo spazio interstiziale.
  • Adipociti e Adipogenesi: La possibilità che gli adipociti (le cellule del grasso) nel lipedema siano intrinsecamente differenti da quelli in altri tessuti adiposi, con un loro specifico profilo di crescita e metabolismo, è oggetto di studi. Questo include l’ipotesi di un’adipogenesi alterata, ovvero il processo di formazione di nuove cellule adipose.

Nonostante gli sforzi di ricerca, non esiste attualmente un test unico in grado di determinare la causa esatta del lipedema in un individuo. La comprensione completa delle cause del lipedema è cruciale per lo sviluppo di interventi preventivi e terapeutici mirati e, in questa direzione, la ricerca sta proseguendo con studi genetici più approfonditi e l’esame delle interazioni tra fattori genetici, ambientali e ormonali.

Un ulteriore ostacolo nello studio del lipedema è rappresentato dalla sua somiglianza con altre condizioni, come il linfedema e l’obesità comune, che possono complicare la diagnosi e portare a un ritardo nell’identificazione dei casi. Poiché i fattori genetici e ormonali non sono modificabili, gran parte dell’attenzione si è concentrata sul trattamento dei sintomi e sulla gestione della condizione, piuttosto che sulla cura o sulla prevenzione del lipedema.
In conclusione, mentre il percorso per identificare con certezza le cause del lipedema è

Sintomi del Lipedema

Il lipedema si manifesta principalmente attraverso l’accumulo di tessuto adiposo in aree specifiche degli arti inferiori, estendendosi dai fianchi fino alle caviglie. Questa condizione va oltre la semplice questione estetica, portando con sé una serie di sintomi fisici e dolorosi che possono influenzare significativamente la qualità della vita. I segni distintivi del lipedema includono:

  • Assenza del segno di Stemmer: indica la capacità di pizzicare e sollevare la pelle sulle dita dei piedi o delle mani, un test negativo suggerisce la presenza di lipedema.
  • Gonfiori bilaterali e simmetrici: il lipedema provoca un ingrossamento uniforme e simmetrico degli arti, risultando in una deformità a colonna delle gambe, spesso descritta come il “fenomeno dei pantaloni alla zuava”, dove l’ingrossamento termina bruscamente alle caviglie.
  • Dolore significativo: il dolore può essere evocato da una leggera pressione o tocco, così come da un dolore più acuto e pungente, presente sia in movimento che a riposo.
  • Teleangectasie: comune presenza di piccoli vasi sanguigni visibili sulla parte esterna delle cosce.
    Facilità nel formare lividi: una tendenza a sviluppare ematomi e ecchimosi con il minimo trauma.
  • Predisposizione familiare: una storia familiare del disturbo suggerisce una componente genetica significativa.
    Caratteristiche della pelle: la pelle sopra le aree interessate può apparire morbida, nodulare, e con caratteristiche depressioni simili alla buccia d’arancia.

In aggiunta, i pazienti possono sperimentare sensazioni di formicolio e pesantezza nelle aree colpite, accanto alla presenza di accumuli adiposi che possono ostacolare la normale capacità di deambulazione. Questi sintomi, uniti alla comparsa spontanea di ecchimosi e alla sensazione costante di disagio, delineano un quadro clinico che richiede attenzione medica specializzata per una corretta diagnosi e gestione.

Trattamento e cura del lipedema

Il lipedema, comunemente noto come la malattia dei due corpi a causa della sua tipica manifestazione di accumulo adiposo asimmetrico, rimane una sfida medica data la sua natura genetica e la mancanza di una cura definitiva. Tuttavia, l’avanzamento delle tecniche mediche e chirurgiche offre diverse strategie per mitigare i sintomi e migliorare significativamente la qualità di vita delle persone affette.

Strategie non invasive

Per i casi lievi di lipedema, dove l’accumulo di grasso non ha ancora raggiunto livelli severi, il trattamento può iniziare con approcci non invasivi. La Cavitazione Medica rappresenta una di queste opzioni, utilizzando ultrasuoni a bassa frequenza per penetrare in profondità nei tessuti e distruggere le cellule adipose attraverso la creazione di micro bolle. Questo trattamento si dimostra efficace nel ridurre gli accumuli adiposi in fase iniziale, ma mostra limitazioni man mano che la condizione progredisce verso stadi più avanzati.

Liposuzione lrs: l’intervento chirurgico come soluzione

Quando il lipedema avanza a stadi più gravi, con un significativo accumulo di grasso che impatta la mobilità e la vita quotidiana del paziente, la liposuzione diventa l’opzione terapeutica privilegiata.

A differenza della liposuzione estetica, la liposuzione LRS (Lipedema Reduction Surgery) è specificatamente progettata per affrontare la patologia del lipedema. Questa tecnica non solo mira a rimuovere l’eccesso di tessuto adiposo ma si concentra anche sul miglioramento sintomatico, cercando di alleviare il dolore e migliorare la funzionalità degli arti colpiti.

La liposuzione LRS si distingue per la sua complessità e la necessità di un’alta specializzazione da parte del chirurgo plastico. Questo trattamento richiede una profonda comprensione della condizione e una precisione chirurgica per assicurare che il paziente ottenga i migliori risultati possibili, sia dal punto di vista sintomatico che estetico.

La procedura si propone quindi come una soluzione mirata per coloro che soffrono di lipedema in stadi avanzati, dove altre terapie non hanno portato al miglioramento desiderato.