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Disturbi del sonno: cosa sono e come risolverli?

Dormire bene è indispensabile per la nostra salute sia fisica che mentale. La qualità del nostro sonno, infatti, incide in maniera piuttosto importante sulle nostre attività sociali e sul lavoro.

I disturbi del sonno, pertanto, non vanno sottovalutati. Insonnia, difficoltà ad addormentarsi, risvegli continui possono rendere le nostre giornate davvero difficili.

I disturbi vanno segnalati sempre al proprio medico, che ci aiuterà a trovare la giusta cura per aiutare il nostro organismo a riposare meglio.

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Disturbi del sonno, perché è sbagliato sottovalutarli

Anche se è facile pensare che si tratti di momenti passeggeri, i disturbi legati al sonno non vanno mai sottovalutati. Va ricordato che durante il sonno il corpo e la mente si rigenerano. Il cervello, infatti, opera una vera e propria pulizia, si libera di tossine e prodotti di scarto e per questo dormire bene è fondamentale per il nostro organismo.

Un buon sonno aiuta le cellule a ricostituirsi e consolida la memoria. Oltre a questo, grazie a una buona dormita, il corpo controlla gli stati infiammatori, regola l’attività ormonale e quella cardiovascolare.

È chiaro che un sonno disturbato abbassa di molto la qualità della vita, fino a creare problemi di salute tutt’altro che banali.

Le patologie del sonno

Vari i disturbi del sonno che affliggono una grande quantità di persone.

Le patologie più evidenti sono:

  • apnee notturne
  • russamento patologico
  • narcolessia
  • insonnia
  • epilessia notturna

Ci sono poi altre patologie, meno conosciute, ma sempre collegate ai disturbi del sonno delle quali soffrono persone di tutte le età. Spesso si tratta di disturbi legati a problemi dentali, per questo anche le cure odontoiatriche possono avere un ruolo importante per risolverli (come spiegato nel sito del dentista Olgiati).

Analizziamo con più cura le varie patologie del sonno, per capire come affrontarle e gestirle.

Disturbi del sonno: apnee notturne e russamento patologico

Le apnee notturne si manifestano con delle interruzioni del respiro reiterate durante la nottata. A volte sono legate a problemi cardiaci, altre a problematiche neurologiche e in altri casi sono dovute alla presenza di ostruzioni come adenoidi o similari.

Accade spesso che siano dovute a più fattori, pertanto è necessario eseguire i giusti accertamenti per affrontarle nella maniera più corretta.

Quando la presenza di queste apnee supera un certo limite, si parla di OSAS, una sindrome facilmente associabile a ipertensione, obesità e altre patologie respiratorie.

Anche il russamento patologico non è da sottovalutare, e il più delle volte si accompagna alle apnee notturne.

Questi disturbi vanno diagnosticati al più presto, perché possono esporre l’individuo a malattie cardiovascolari di una certa gravità.

Solo il medico può stabilire i giusti interventi affinché le apnee non diventino pericolose.

Le altre patologie del sonno: insonnia, narcolessia e ipersonnia

Forse uno dei disturbi più comuni del sonno, l’insonnia è altamente invalidante. Chi ne soffre, si alza poco riposato e con notevoli difficoltà di concentrazione.

Spesso chi soffre di insonnia fatica ad addormentarsi, oppure si sveglia tante volte durante la notte o non dorme affatto.

A volte l’insonnia si risolve con l’uso di particolari farmaci, magari usati per un certo periodo. Questo accade quando il disturbo è dovuto a stress, ansia o a situazioni particolarmente difficili.

Per favorire un buon sonno, in ogni caso, è bene creare una certa routine, evitare zuccheri alla sera, evitare di guardare cellulare o tv poco prima di coricarsi e sfruttare la potenzialità di tisane e infusi che aiutano l’organismo a rilassarsi.

Quando non funziona, è importante chiedere il parere del medico che, in base al tipo di insonnia, deciderà la cura più indicata per risolvere il problema.

C’è chi invece soffre di ipersonnia, una serie di disturbi caratterizzati da una pesante sonnolenza diurna. Questo problema non è legato all’insonnia e si classifica in insonnia primaria e insonnia secondaria.

La primaria coinvolge anche la narcolessia, un serio problema neurologico che non consente al cervello di regolare correttamente il ritmo sonno-veglia. La narcolessia porta chi ne soffre ad addormentarsi improvvisamente di giorno, con fase di sonno REM.

Si parla invece di ipersonnia secondaria quando è indotta da particolari farmaci o determinati disturbi psichiatrici.

In entrambi i casi, solo il medico può consigliare la cura. Nel primo caso, è bene rivolgersi a un neurologo che valuterà la gravità della patologia, prescrivendo farmaci adeguati.

Nel secondo caso, il medico curante o lo psichiatra potranno intervenire eliminando alcuni farmaci o aiutando il paziente a gestire i problemi psichiatrici.

Disturbi del sonno: epilessia notturna e parasonnie

Meno frequente, ma in ogni caso invalidante, l’epilessia notturna è un disturbo del sonno con origine neurologica, che si manifesta con crisi notturne, quali movimenti strani degli arti, grida e pianto. Questa patologia può comparire in età pediatrica e risolversi spontaneamente mano mano che il bambino cresce.

Quando non si risolve, può comportare problemi di apprendimento e di natura psichiatrica, pertanto è bene intervenire subito, consultando il medico.

Ci sono altri disturbi del sonno piuttosto frequenti:

  • sindrome delle gambe senza riposo
  • bruxismo
  • varie parasonnie

La sindrome delle gambe senza riposo porta l’individuo a compiere movimenti involontari degli arti inferiori, che causano problemi ad addormentarsi e a trovare il giusto riposo.

Il bruxismo è un disturbo piuttosto frequente nei bambini, che tendono digrignare i denti durante il sonno senza rendersene conto. Può sparire con l’avanzare degli anni, ma è sempre bene intervenire per tempo, perché può causare problemi dentali e non solo: il bruxismo causa dolori cervicali e mal di testa

Non c’è una vera e propria cura, ma si può usare un bite per evitare che il digrignamento rovini la dentatura in maniera permanente.

Per parasonnie, invece, si intendono disturbi come il sonnambulismo, l’enuresi notturna e le paralisi del sonno. Alcune di queste spariscono con gli altri, ma non vanno sottovalutate.

I disturbi del sonno rischiano di minare la qualità della vita, pertanto vanno segnalati al proprio medico che saprà trovare i rimedi giusti a ogni problema.