Salute che fare

Blog su Salute & Benessere

Ansia d’estate: perché peggiora e come superarla

Se soffri di ansia, probabilmente ti sarai accorto di come l’estate la amplifichi, facendoti vivere momenti di grande disagio.  Al solo pensiero delle ferie, mentre i tuoi colleghi accarezzano il sogno di un paio di settimane di relax e spensieratezza lontano dall’ufficio, ti viene l’affanno.

È il cosiddetto stress da vacanze o ansia da vacanze, che si può sperimentare prima della partenza, durante le ferie stesse o anche al ritorno, quando si riprende la normale routine di tutti i giorni (ansia o sindrome da rientro).

Vogliamo rassicurarti: non sei il solo che prova queste sgradevoli sensazioni prima di partire per le vacanze. Tanti altri, come te, manifestano un forte disagio in questo periodo. C’è chi prova soltanto un’ansia continua e pervasiva, chi affronta attacchi di panico e che invece sviluppa vere e proprie fobie, come la paura di prendere l’aereo.

In questo articolo, ti illustreremo le cause dell’ansia estiva e i modi per gestirla in maniera efficace, permettendoti di godere del tempo libero in tranquillità, ovunque tu desideri andare.

Contents

Le cause dell’ansia estiva

Partiamo dal principio, allora ed esploriamo i diversi fattori che accentuano l’ansia durante la stagione estiva.

L’ansia da vacanze, infatti, non è determinata da una causa unica per tutti. Ciascuno di noi è diverso e potrebbe essere più sensibile a uno o più fattori.

Tra le principali cause di ansia estiva troviamo:

  • il caldo eccessivo
  • i cambiamenti nella routine
  • pressioni sociali
  • aspettative eccessive

Caldo e ansia, un mix letale

La più comune causa di ansia durante l’estate è di natura meteorologica: stiamo parlando del caldo eccessivo, che in questo periodo sta mettendo a dura prova varie zone d’Italia, attraversata da eventi climatici eccezionali.

Quasi nessuno sopporta bene le alte temperature: sudiamo, ci sentiamo fiacchi e senza energia, talvolta ci viene il mal di testa e quando davvero non ce la facciamo più, ci sentiamo persino svenire. Quando ci sono delle forte ondate di calore, ci sono anche seri rischi per la salute.

Per questo, durante questo periodo dell’anno, la maggior parte delle persone parte per luoghi più freschi, scegliendo di trascorrere qualche giorno al mare o in montagna, dove il caldo dà un po’ di tregua e si riesce a respirare a pieni polmoni.

Quando il termometro comincia a segnare temperature elevate, a cui non siamo abituati, il nostro corpo reagisce, mettendo in atto una serie di azioni necessarie al proprio raffreddamento.

I vasi sanguigni che si dilatano e il sudore profuso sono delle strategie adattive per disperdere calore e fa abbassare la temperatura.

Ma in un soggetto che già soffre di ansia queste sensazioni possono innescare una crisi.

Chi ha problemi di ansia, infatti, sta sempre in allerta, ascolta costantemente il proprio corpo e tende a interpretare qualsiasi sintomo in modo negativo, come il segnale che c’è qualcosa che non va, che sta per accadere qualcosa di catastrofico o irreparabile.

Con il caldo, dunque, aumenta la probabilità di allarmarsi e andare in agitazione. I soggetti più sensibili potrebbero anche essere presi dal panico, nel timore di sentirsi male, di avere un attacco di cuore o di impazzire.

I cambiamenti di routine innalzano l’ansia

Un altro fattore scatenante dell’ansia in estate sono i molteplici cambiamenti che tutti affrontiamo quando andiamo in vacanza.

Durante l’anno, infatti, tutti quanti instauriamo una routine. Ci svegliamo più o meno sempre alla stessa ora (tranne magari nel fine settimana), facciamo colazione da soli o con la famiglia, chi ne ha porta i propri figli a scuola e poi si mette al volante o prende i mezzi pubblici per andare in ufficio. Dopo aver lavorato tutto il giorno, rientriamo la sera e, magari, ci prendiamo un po’ di tempo per stare con il nostro compagno o compagna.

Così, tutti i giorni, escluso forse il finesettimana.

Anche chi svolge un lavoro in smart working o fa il libero professionista in uno studio privato, ha le sue abitudini quotidiane che vengono più o meno regolarmente rispettate, inconvenienti a parte.

Quando arriva l’estate, la routine consueta salta: l’ufficio chiude, i ritmi si fanno più rilassati, i bambini stanno a casa…

Questi cambiamenti – che in teoria ci sarebbero la possibilità di prenderci finalmente un po’ di tempo per noi stessi, per riposare e ricaricarci, in alcuni soggetti possono creare un forte senso di instabilità.

È come se si perdessero i punti di riferimento e le certezze.

Come sottolinea il dottor Manuel Mancini, psicologo di Roma specializzato in ansia e attacchi di panico, l’assenza di prevedibilità innalza i livelli di ansia. Questo è tanto più vero per coloro che sono abituati a programmare la propria vita, nel tentativo di controllare la realtà circostante.

Il controllo è per loro rassicurante mentre non avere un orizzonte definito li inquieta profondamente.

Pressioni sociali e ansia estiva

Arriviamo all’ansia scatenata dalle tante pressioni sociali a cui siamo sottoposti soprattutto durante l’estate.

Questa stagione, infatti, porta con sé numerose occasioni sociali: feste in spiaggia, matrimoni, eventi mondani di varia natura, vacanze con la famiglia o gli amici.

Questi momenti durante i quali dobbiamo stare a contatto con gli altri, possono creare disagio, scatenando una vera e propria ansia sociale in chi ha difficoltà a relazionarsi, ad adattarsi a nuovi ambienti oppure teme il giudizio e il confronto con gli altri, vittima di scarsa autostima e di standard elevati.

Aspettative eccessive e ansia estiva

Un ultimo fattore da prendere in considerazione come catalizzatore di forti ansie prima di partire per le vacanze sono le aspettative eccessive.

Tutti, quando progettiamo le ferie, immaginiamo come saranno. Ci aspettiamo di rilassarci, di scoprire luoghi bellissimi, di divertirci etc.

Alcuni soggetti, però, tendono a idealizzare troppo le vacanze, costruendosi un’immagine irrealistica di felicità e perfezione. Questo crea aspettative elevate, che difficilmente verranno soddisfatte.

Se non si riesce a raggiungere il traguardo desiderato – magari a causa dei normali imprevisti che fanno parte di un viaggio – oppure ci si sente sopraffatti dalla quantità di cose da fare, vedere, sperimentare, si rischia di andare incontro a un forte incremento dei livelli di ansia.

Rimedi per l’ansia estiva: i consigli dell’esperto

“L’ansia ci racconta sempre qualcosa” afferma il dottor Mancini, evidenziando la necessità di ascoltare le proprie emozioni, cercando di comprendere cosa vogliono dirci.

“Nel mio studio di psicologo a Roma in zona Eur e durante sedute di terapia online, incontro spesso pazienti che soffrono d’ansia estiva o che manifestano sintomi connessi a fobie specifiche come la paura di prendere l’aereo o di guidare in autostrada” prosegue lo psicologo.

“Quel che faccio di solito è cercare di capire insieme al paziente quali sono le tentate soluzioni che mette in atto e che, di solito, non fanno che sostenere e amplificare il disturbo. A quel punto, individuiamo altre strategie valide per affrontare il problema”.

In sostanza, dunque, possiamo affermare che non esiste una soluzione all’ansia estiva valida per tutti. Se i sintomi sono troppo forti, occorrerebbe rivolgersi a un esperto come il dottor Mancini per indagare le cause del proprio malessere e intervenire in tempi rapidi, in modo da ritrovare la serenità.

Tuttavia, possiamo suggerire alcuni rimedi utili per cercare di ridurre l’ansia e cercare di gestirla quando ci assale in estate.

Già anche soltanto adottare uno stile di vita più sano può aiutare notevolmente ad abbassare l’ansia, tenendola sotto i livelli di guardia. Una dieta bilanciata, un po’ di esercizio fisico e la riduzione di alcol e fumo consentono di sentirsi più in forma, alleviando lo stress.

Potresti anche prendere in considerazione l’idea di apprendere alcune tecniche di respirazione, tecniche di rilassamento muscolare e meditazione. Tutte queste strategie incentrate sull’ascolto del proprio corpo servono ad allentare le tensioni e a ritrovare l’equilibrio quando ci sentiamo fuori fase, troppo preoccupati o agitati.

In particolare, ti suggeriamo di allenare la respirazione diaframmatica.