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Esami preconcezionali: cosa sono e a cosa servono

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Diventare genitori è un desiderio di molte coppie, tuttavia, alcune patologie potrebbero ostacolare l’arrivo naturale del tanto atteso bebè.

Gli esami preconcezionali, da eseguire prima della gravidanza, consentono di conoscere in anticipo lo stato di salute dei genitori e le possibili malattie a carattere ereditario trasmissibili al nascituro.

Inoltre, permettono di affrontare più serenamente una possibile gestazione, escludendo tutti i fattori che potrebbero minare il corretto sviluppo del feto.

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Analisi preconcezionali: cosa sono

Gli esami preconcezionali sono delle indagini diagnostiche da effettuare prima del concepimento. Prescritti dal medico di base oppure dal ginecologo, forniscono un quadro completo dello stato di salute dei genitori, fornendo le condizioni migliori per concepire un bimbo in totale tranquillità.

Prima dello svolgimento dell’indagine diagnostica, lo specialista cercherà di raccogliere più informazioni possibili sulla coppia. Un’accurata anamnesi, infatti, è utile per individuare eventuali condizioni, attuali o passate, che possono in qualche modo influenzare il concepimento.

Il colloquio inizierà dall’età dei partner, proseguendo poi con domande più specifiche quali: eventuali precedenti gravidanze e/o aborti; comparsa del primo ciclo mestruale (in gergo medico noto come menarca), la regolarità e la tipologia di flusso; l’esito di eventuali Pap test effettuati negli anni precedenti e da ripetere almeno una volta ogni 3 anni, in misura preventiva.

Serviranno poi delle ecografie dell’addome e alcuni esami del sangue precedenti, in modo da stabilire se sussiste una carenza cronica di ferro. La coppia dovrà segnalare allo specialista la possibile assunzione di droghe, specificando il consumo di alcolici e di tabacco; tutte le vaccinazioni eseguite nell’arco della vita; eventuali patologie dei genitori e familiari; allergie note ai medicinali; malattie infettive ed esantematiche contratte in passato ed eventuali medicine assunte.

Gli esami preconcezionali sono gratuiti?

Non tutte le coppie in cerca di una gravidanza sono a conoscenza dell’esenzione di alcune indagini preconcezionali. Il Decreto del 20 ottobre 1998 fornisce una lista completa di tutti i controlli a carico dell’SSN (Sistema Sanitario Nazionale) con codice esenzione M00, specifico per gli accertamenti da fare in previsione di una gravidanza.

Sono inclusi i controlli che attestano l’immunità della futura madre ad alcune malattie (ad esempio la toxoplasmosi oppure la rosolia) nonché quelli che riguardano patologie che potrebbero essere trasmesse al feto come l’AIDS e l’epatite.

Controlli da fare prima di una gravidanza

I controlli gratuiti per la donna da effettuare prima di una gravidanza sono:

  • test di Coombs indiretto, utile per valutare la presenza di anticorpi contro i globuli rossi.
  • Rubeo test, per accertare l’immunità contro la rosolia, responsabile di malformazioni e patologie gravi nel nascituro.
  • Test contro la toxoplasmosi.
  • Emocromo completo, per controllare il dosaggio delle emoglobine e la presenza di un’eventuale anemia.
  • Resistenza osmotica eritrocitaria (Test di Simmel).
  • Visita ginecologica e Pap test.

Le prestazioni specifiche per l’uomo sono:

  • emocromo ed emoglobine anomale. Si ritiene necessario solo nel caso in cui la donna risulti portatrice di anemia mediterranea.

Le prestazioni specialistiche per la coppia, invece, sono:

  • individuazione del gruppo sanguigno di entrambi.
  • Valutazione di positività o negatività del fattore Rh.
  • Test della sifilide, indispensabile per evitare la trasmissione della malattia al nascituro. In caso di positività, è sufficiente una terapia antibiotica.
  • Test dell’HIV.

Non rientrano tra gli esami gratuiti quelli effettuati durante il periodo di gestazione.

Esami del sangue per gravidanza, quando farli?

Gli esami del sangue in epoca preconcezionale consigliati riguardano lo screening delle emoglobinopatie più diffuse nel nostro Paese, come l’anemia falciforme e la beta-talassemia.

In caso di positività, anche il partner dovrà eseguire lo stesso test al fine di non trasmettere la malattia al nascituro. Inoltre, è necessario fare un esame in grado di rilevare l’eventuale presenza di anticorpi materni che, durante la gestazione, potrebbero attaccare e danneggiare i globuli rossi fetali (Test di Coombs indiretto). Ciascun esame consigliato è utile e nessuno è superfluo oppure ridondante. Non vengono prescritti tutti nell’immediato, ma si va per gradi: da quelli generali fino a quelli più specifici, a seconda dei casi.

Dopo i risultati dalle indagini diagnostiche a cui segue un responso favorevole, i genitori possono cercare una gravidanza in totale tranquillità fin da subito.

Qualora la donna dovesse sospettare di essere incinta, può effettuare il prelievo per rilevare l’ormone beta hCG già dopo la prima settimana di ritardo del ciclo mestruale.