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Diagnosi della psoriasi: cosa c’è da sapere

Lo sapevate che la pelle è l’organo più esteso e pesante del corpo umano? Non tutti ne sono consapevoli, tanto che la maggior parte delle persone pensa possa essere il fegato, il cervello, o ancora i polmoni oppure l’intestino.

In realtà, molti non sanno nemmeno che la pelle, nota anche come cute, è un organo e che funziona come tale. È considerato lo strato più esterno dell’apparato tegumentario e si trova sopra l’ipoderma, ovvero la parte sottocutanea.

Il suo spessore è diverso nell’uomo e nella donna: tende a variare da 5 mm a 2 mm per arrivare fino a 4 mm in zone quali nuca, palmo delle mani e pianta del piede. Il peso totale rappresenta invece circa il 15% totale della massa corporea e si aggira intorno ai 10 kg negli adulti.

Una delle malattie più comuni della pelle è la psoriasi, la quale tende a colpire grandi e piccini, manifestandosi un po’ a tutte le età, nell’uomo come nella donna. In questo articolo vediamo in che modo si arriva alla diagnosi.

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Psoriasi: di cosa parliamo

Prima di parlare di diagnosi è essenziale conoscere e capire cos’è la psoriasi, definita dal Manuale MSD, nella versione per pazienti, come “una malattia cronica, recidivante, caratterizzata dalla comparsa di chiazze rialzate, arrossate, con margini distinti, ricoperte da squame argentee che si formano tra la placca e la cute normale”.

In realtà, più che una malattia vera e propria, rappresenta una condizione anomala nella crescita dell’epidermide: lo strato della pelle che si trova a livello epiteliale e che perciò non è soggetto a vascolarizzazione, ovvero non è irrorato dal sangue.

Oltre che dall’epidermide la cute è composta da un’altra parte, il derma, che è però vascolarizzato. A fare da ponte di separazione troviamo la giunzione dermo-epidermica, una sorta di cemento viscoso composto da filamenti di cheratina.

La psoriasi non coinvolge né il derma né la giunzione dermo-epidermica, ma unicamente la parte superficiale della cute, l’epidermide appunto.

La sua comparsa è molto comune a qualsiasi età e può interessare la cute in qualsiasi parte del corpo, incluse le unghie, una sorta di cartina tornasole per la salute.

Quando si manifesta la psoriasi

A sviluppare la psoriasi, che in alcuni casi tende a scomparire da sola ma non va comunque mai sottovalutata, è dall’1 al 5% della popolazione, stando alle stime attuali a livello planetario.

La prima comparsa nella vita dell’individuo avviene con una netta prevalenza nell’età pediatrica, già in quella infantile o al massimo durante la fase dell’adolescenza.

Un ruolo attivo nella sua manifestazione lo ha il sistema immunitario, stimolabile prima di tutto con l’alimentazione, ad esempio con una buona spremuta di arance: un frutto che si trova secondo stagione soprattutto d’inverno e utile a contrastare i malanni stagionali legati proprio al sistema immunitario, raffreddore e influenza inclusi.

Spesso nella manifestazione della psoriasi vi è una predisposizione a livello genetico, la causa più diffusa insieme allo stress, a cui risulta spesso associata.

Una cosa importante. Come per la vitiligine, non è assolutamente contagiosa, nemmeno in caso di contatto. Non è infatti trasmissibile da una persona all’altra.

Le parti dove la condizione squamosa della pelle tende a presentarsi più frequentemente sono gomiti, ginocchia e cuoio capelluto, ma anche nella zona sacrale, in quella genitale, sul volto, nella fronte e nelle ascelle.

La superficie interessata può quindi essere minima oppure ampia. Statisticamente sono più colpiti i soggetti di pelle chiara.

Compare, oltre che come già accennato durante infanzia e adolescenza, nelle persone che hanno dai 16 ai 22 anni e dai 57 ai 67 anni: questi gli altri due momenti topici dove è più frequente, senza escludere le altre età.

Lo sviluppo della psoriasi è legato alla crescita accelerata e anomala delle cellule cutanee presenti nell’epidermide, a un’alterazione sviluppata dal sistema immunitario quindi.

La diagnosi della psoriasi

Abbiamo visto le caratteristiche del disturbo in termini generali, analizzando quando si manifesta maggiormente e in che forme.

Sono diverse, infatti, le tipologie di psoriasi. Le cinque varianti cliniche più sviluppate sono:

  • Psoriasi volgare o a placche. La più diffusa in assoluto, interessa oltre l’80% dei casi. È tipica dell’età adulta.
  • Psoriasi eruttiva o guttata. Riguarda il 10% dei casi, specialmente durante l’infanzia.
  • Psoriasi eritrodermica e psoriasi pustolosa. Coinvolgono entrambe circa il 3% dei casi. Nella prima la cute è più arrossata, nella seconda compaiono delle pustole.
  • Psoriasi inversa. Meno frequente ancora, tende a manifestarsi in concomitanza con la psoriasi volgare. È più frequente nelle persone che soffrono di diabete e obesità, nonché nei soggetti in età avanzata.

Effettuare la diagnosi risulta piuttosto semplice, quando a manifestarsi sono queste varianti, riconoscibili, nelle forme a placche e guttata, spesso dal pediatra o dal medico di base e con competenze specifiche da un dermatologo.

Il punto di partenza è la storia familiare del paziente, in modo tale da capire se vi è una predisposizione genetica.

Il medico potrà richiedere una semplice biopsia: un esame istologico a bassa invasività capace di togliere qualsiasi dubbio qualora la manifestazione esterna fosse simile a quella di altre problematiche come dermatiti, in particolare quella seborroica, ed eczemi.

Se ci fosse il sospetto di una psoriasi artropatica, ovvero inerente le articolazioni, potrà prescrivere un’ecografia o una risonanza magnetica che andranno a catturare l’articolazione specifica. Anche in questo caso si tratta di procedure non dolorose e poco invasive.

Gli esami del sangue nella diagnosi della psoriasi

Gli esami del sangue non sono decisivi nella diagnosi della psoriasi in sé in quanto non sono indicativi della presenza o meno della malattia. Questo perché la patologia non interessa la parte della cute che viene vascolarizzata dal sangue.

Il medico potrà però prescriverli qualora vi fossero insieme alla psoriasi altre patologie, per il loro monitoraggio e valutazione. Tra queste troviamo diabete, ipertensione, patologie renali, ipercolesterolemia.

Altre problematiche che si trovano spesso associate alla psoriasi sono:

  • Condizioni di ansia e depressione.
  • Malattie cardiovascolari.
  • Malattie infiammatorie del tratto intestinale.
  • Morbo di Crohn.
  • Obesità.
  • Fegato grasso, tendente in alcuni casi a evolvere in cirrosi e in steatoepatite.

Nota finale

Per chi manifesta la psoriasi è essenziale effettuare dei controllo periodici, sia per monitorare la situazione della cute sia per evitare che possa degenerare in forme più aggressive. Questo ancora di più se risulta associata ad altre patologie.