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Infusione di ferro, dopo quanto tempo fa effetto? ecco la risposta

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Il ferro è fondamentale per la salute del nostro corpo e per il corretto funzionamento dello stesso e di alcune funzioni fondamentali, come per esempio la respirazione. Esso infatti viene utilizzato dal nostro organismo per la produzione di emoglobina, che è quella componente dei globuli rossi che si occupa di trasportare ossigeno nel nostro corpo: non solo, esso interviene anche in tante funzioni sia fisiche che mentali. Di conseguenza, una persona che soffre di carenza di ferro si sentirà spesso debole, affaticata, sia dal punto di vista fisico che mentale.

Quando il livello di ferro nel sangue si abbassa eccessivamente, si parla di anemia da carenza di ferro. In alcuni casi, ma solo su consiglio del medico, l’iniezione endovena di ferro è la migliore soluzione. In particolare, questa infusione endovena di ferro è necessaria solamente se si hanno carenze molto importanti di ferro (si pensi ad esempio una malattia cronica dei reni, o una malattia cardiaca come l’insufficienza cardiaca), se si vuole aumentare in modo rapido la quantità di ferro nel sangue (come nel caso di una gravidanza o prima di un intervento), oppure se non si possono assumere pillole di ferro in forma liquida o se esse non vengono assimilate dal corpo.

L’infusione di ferro prevede l’erogazione di doppia dose di ferro, utilizzando la flebo IV da inserire in vena; si distingue, di conseguenza, dalla iniezione di ferro che invece richiede meno tempo e si effettua in muscolo. L’infusione può richiedere più tempo (anche alcune ore) per essere somministrata. Le infusioni sono spesso preferite perché meno dolorose delle iniezioni e hanno meno complicazioni, inoltre il ferro viene utilizzato rapidamente dall’organismo. Ma la infusione di ferro quando fa effetto? Come abbiamo visto, fra le varie metodologie per assumere ferro, l’infusione è quella più veloce e quindi viene usata in determinati casi. In pochi giorni si possono cominciare ad avvertire già gli effetti benefici del ferro che torna in circolazione nel nostro corpo, si respira meglio, ci si sente meno affaticati. Vediamo quindi quando fa effetto l’infusione di ferro.

Infusione di ferro quando fa effetto?

Ma l’infusione di ferro quando fa effetto? Abbiamo visto che questa soluzione viene usata in caso di anemie gravi o nell’ipotesi in cui si debbano aumentare rapidamente le quantità di ferro nel sangue. Infatti i livelli emoglobinici aumentano rapidamente quando si fa una infusione di ferro endovena.

Il maggior vantaggio è proprio la rapidità di assorbimento del ferro che è estremamente veloce, per la somministrazione endovena.

L’infusione di ferro in endovena fa effetto rapidamente, e si dovrebbero subito sentire gli effetti (una energia decisamente maggiore, respirazione più semplice), nell’arco di pochi giorni si comincia a sperimentare l’effetto benefico della somministrazione effettuata.

Gli effetti benefici dell’infusione di ferro sono visibili da qualche giorno dalla somministrazione, quindi l’infusione di ferro fa effetto entro qualche giorno dal momento della somministrazione del ferro stesso endovena.

Essendo somministrato infatti endovena, il ferro fa effetto molto più velocemente di quanto non avvenga quando, ad esempio, questa sostanza viene somministrata per mezzo di pillole liquide o di compresse.

In sostanza, quindi, entro pochi giorni dall’infusione di ferro si possono cominciare a sentire già i suoi benefici (mentre per l’assunzione di ferro in compresse possono servire anche settimane e mesi, e l’assimilazione è spesso minore). Ovviamente una singola infusione di ferro potrebbe non bastare nel caso concreto, dipende dalla situazione di partenza del paziente, dalle sue condizioni, eventuali malattie e cause della carenza di ferro, che sono tutti elementi che condizionano la durata della terapia ed anche il tempo necessario per sentirsi meglio.