È stata rilasciata dalla Commissione europea l’autorizzazione all’introduzione in commercio nei 28 paesi UE di liraglutide 3 mg per il trattamento dell’obesità , il primo analogo del peptide-1 glucagone-simile (GLP-1) a somministrazione unica giornaliera approvato in Europa per il trattamento dell’obesità . La nuova molecola, proprio come il GLP-1 umano, riduce il senso di fame e l’appetito con il risultato di diminuire calorie introdotte e peso corporeo. Inoltre, stimolando il rilascio di insulina e riducendo la secrezione di glucagone, favorisce il controllo della glicemia. Il suo utilizzo verrà raccomandato in aggiunta ad un regime dietetico ipocalorico e all’incremento dell’attività fisica per la gestione del peso corporeo nei pazienti adulti obesi con indice di massa corporea (IMC) iniziale ≥30 (kg/m2) o in sovrappeso con IMC tra 27 e 30 (kg/m²), e in presenza di almeno una comorbidità quale prediabete o diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemia o apnea ostruttiva durante il sonno.«Un farmaco di grande importanza per la sanità pubblica, perché l’obesità è un problema non solo medico, ma anche sociale» dichiara Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull’obesità dell’Università di Milano. Non bisogna dimenticare che in Italia, prosegue il nutrizionista milanese, dove il 10% degli italiani è obeso e il 39% in sovrappeso, si spendono circa 28 miliardi l’anno per curare obesità e malattie ad essa correlate. «Purtroppo a differenza del diabete, ritenuto una malattia grave dall’opinione pubblica, l’obesità è ancora troppo spesso considerata un problema estetico invece che medico. Se pensiamo che il 90% dei diabetici è anche obeso o sovrappeso, ci si rende conto che curare l’obesità equivale a prevenire o curare la malattia diabetica. Disporre di un farmaco capace di ridurre il peso – conclude l’esperto – è quindi fondamentale per aumentare la qualità e l’aspettativa di vita di un’ampia quota di popolazione».