Aumentano le complicanze e i costi del diabete di tipo 2 se l’adesione al trattamento è scarso. A sostenerlo è Haruhisa Fukuda, dell’Università di Kyushu in Giappone, che ha pubblicato su Diabetes Research and Clinical Practice i risultati di uno studio retrospettivo con l’obiettivo di valutare l’associazione tra aderenza alla terapia antidiabetica e insorgenza di complicanze associate alla malattia. Secondo gli autori dell’indagine, che hanno analizzato il database commerciale di 52 compagnie giapponesi di assicurazioni sanitarie, esiste un ampio deficit di aderenza alla terapia da parte dei pazienti, nonostante il pesante impatto clinico ed economico del diabete.
Mettendo a confronto 9547 pazienti aderenti e 1748 pazienti non aderenti alla terapia sulla base delle complicanze associate al diabete (retinopatia, nefropatia, neuropatia, cardiopatia ischemica, malattia cerebrovascolare e arteriopatia obliterante) e delle spese di assistenza sanitaria per tutte le cause nel corso di 7 anni, è emerso che l’insorgenza di complicanze microvascolari era significativamente più alta nel gruppo non aderente, senza peraltro rilevare differenze significative tra i due gruppi relativamente alle complicanze macrovascolari (cardiopatia ischemica, malattia cerebrovascolare e arteriopatia obliterante) con una spesa sanitaria cumulativa significativamente superiore a quella dei pazienti aderenti per tutti i periodi presi in considerazione.
In conclusione, la non aderenza durante il primo anno di terapia antidiabetica può aumentare l’incidenza delle complicanze cardiovascolari e tradursi in un aumento delle spese per i pazienti e i contribuenti.