Smaltire le calorie accumulate in questi giorni di festa con la corsa mattutina approfittando magari delle vacanze? Un errore da evitare, soprattutto se si cerca di strafare sotto il peso del senso di colpa.«Meglio passeggiare, possibilmente a passo veloce, godendosi la natura per chi è fuori città, o le bellezze cittadine: il modo migliore per ricaricare le pile, recuperare energie, staccare la spina, disintossicarsi e smaltire» avverte Angelo Giglio, presidente della Società italiana alimentazione e sport (SIAS). «La corsa senza il giusto allenamento o sforzi fisici inadeguati sono tutt’altro che benefici».
Durante le festività si modificano gli orari e l’alimentazione va in tilt. Per recuperare e rigenerarsi, un minimo di attività fisica è necessario. Ma serve un’attività "riflessiva", perché il bisogno di depurarsi è sia del corpo sia della mente. Fare uno sport intenso per eliminare gli eccessi alimentari tra un cenone e l’altro non è molto utile: tempi così brevi non sono sufficienti. Meglio far passare le festività e poi iniziare gradualmente un’attività fisica adeguata e costante nel tempo da inserire nella routine quotidiana.
«Le trasgressioni alimentari di questi giorni, proprie delle nostre tradizioni, hanno anche i loro lati positivi - rassicura l’esperto - se ci permettono di vivere un momento sereno e gratificante con la famiglia e con gli amici. Dopo il lunghi pranzi tradizionali, però, è utile fare un’attività semplice e rigenerante come la passeggiata a piedi o, per chi è abituato, in bicicletta. L’attività intensa o agonistica è troppo traumatica per chi non è allenato. Ma anche gli sportivi devono evitare di strafare: tutto va fatto con equilibrio e gradualità per avere effetti benefici psicofisici». Lo sport, infatti, è una terapia e come un farmaco bisogna utilizzare quello giusto, nella giusta dose e con la giusta modalità. Se chiunque sapesse dosare la giusta quantità di cibo, liquidi e movimento da fare, l’equilibrio fisico sarebbe perfetto. Ma così non è e bisogna chiedere aiuto agli esperti.
«Alimentazione e sport vanno personalizzati, senza mai dimenticare che anche il piacere di fare un’attività piuttosto che un’altra ha il suo peso», aggiunge Giglio, ricordando che si può studiare con un esperto un piano sportivo personalizzato. Serve una visita in base alla quale il medico potrà indicare l’attività da seguire, i tempi di esecuzione, la frequenza. Il fai-da-te è semplicemente un errore.
Tra gli sport particolarmente benefici il tennis, come ha riconosciuto anche una recente indagine scientifica: «Lo prescrivo volentieri - conclude lo specialista - perché si può giocare fino a tarda età ed è social. Può essere eseguito a diverse intensità, in doppio e in singolo, non è traumatico e permette di divertirsi giocando».