Problemi di vista, difficoltànnei movimenti con momentanee perdite di equilibrio o sensibilità, accompagnatina volta da alterazioni delle funzioni cognitive ed emotive. Poi i sintomi sinfanno sempre più netti e persistenti, fino ad arrivare nelle fasi evolutivenall’impossibilità di camminare in circa un terzo dei pazienti. È questa lanmarcia della sclerosi multipla (SM), una patologia cronica neurodegenerativancausata da un processo infiammatorio autoimmunitario diretto contro la mielinanche riveste i neuroni cerebrali. A raccontarlo è Micol Bronzini, curatrice del volumen"Vissuti di malattia e percorsi di cura. La sclerosi multipla raccontata dainprotagonisti" per i tipi de Il Mulino di Bologna. Medicina narrativa pernspiegare al grande pubblico le sfide che la diagnosi mette davanti al malato e anchi gli vive accanto. nn«Nei pazienti - spiega LeandronProvinciali, direttore della Clinica neurologica dell’Università Politecnicandelle Marche e presidente della Società italiana di neurologia (Sin), che hancurato la prefazione del volume - il progredire dei sintomi e le ricadutenprogressive possono indurre un atteggiamento di pessimismo e impotenza neinriguardi della malattia che avanza. La condivisione di problematiche ensoluzioni aiuta a sottolineare i bisogni clinici e socio-assistenziali delnpaziente e di chi gli è vicino, portando a una visione più lucida dellenstrategie terapeutiche ed assistenziali che è possibile implementare». nnOggi la SM colpisce circa 2,5-3nmilioni di persone nel mondo, di cui 600 mila in Europa e circa 110 mila innItalia. La diagnosi arriva spesso in giovane età, tra i 20 e i 40 anni, e lendonne sono le più colpite con un’incidenza doppia rispetto agli uomini. Lanmalattia comporta l’evoluzione dei sintomi, che nel tempo compromettono la vitanquotidiana di chi ne è affetto; nella metà dei casi le difficolta sinripercuotono sulla capacità di continuare a lavorare e, più in generale, sullanvita professionale in oltre il 65% dei pazienti.nnLa raccolta delle esperienze dei pazientinraccontate nel libro ha coinvolto gli operatori sanitari del Centro sclerosinmultipla dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, in collaborazione con il Centrondi ricerca e servizio sull’integrazione socio-sanitaria (Criss) dell’UniversitànPolitecnica delle Marche grazie al contributo di Maura Chiara Danni, dirigentenmedico dell’AOU di Ancona, e di Giovanna Vicarelli, direttore del Criss.
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