Una delle principali cause di photo-aging, l’invecchiamento precoce della pelle è il sole. Un fenomeno che si verifica soprattutto in estate, quando si è più esposti ai raggi ultravioletti (UV). I segni più evidenti si manifestano su viso e corpo con sottili rughe nelle zone del contorno occhi, labbra e naso, lentiggini marcate, capillari rotti, macchie e soprattutto l’elastosi solare, cioè il cedimento cutaneo che rende la pelle molle e priva di elasticità. Ma si può godere dei benefici del sole mantenendo la pelle giovane ed elastica?
«La parola d’ordine è prevenzione» avverte Marina Triulzi, specialista di medicina estetica e docente della Scuola di medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano. «Innanzitutto, è importante idratare bene la pelle, quindi scegliere una buona crema idratante e applicarla in piccole quantità, ripetendo l’operazione più volte nella giornata. Per la notte è consigliabile una crema ricca di antiossidanti come la vitamina C che ha anche una azione schiarente su eventuali macchie già presenti. Importante, poi, l’integrazione per via orale con prodotti contenenti vitamine C, E, selenio, vitamina B3 (niacinamide), cisteina, polodium. Inoltre, per scongiurare il pericolo di macchie solari, aggiungere alla crema idratante del giorno la protezione solare anche se non si è al mare, perché possiamo esporci troppo anche in auto o facendo una passeggiata. La protezione solare deve essere sempre adeguata al proprio fototipo». La cautela, secondo l’esperta, è un altro segreto di prevenzione: nei primi giorni bisogna esporsi gradualmente, alternando sole e ombra, per permettere alla pelle di acclimatarsi al sole. Più chiara è la pelle, più lentamente aumenterà il tempo di esposizione; poi bisogna ridurre al minimo l’esposizione solare tra le 11 e le 16, ore in cui l’irraggiamento è massimo.
E se invece macchie solari, rughe e rilassamento cutaneo sono già comparse?
Anche in tal caso le nuove tecniche di medicina estetica sono in grado di intervenire in modo efficace restituendo una pelle giovane e sana. La novità, spiega l’esperta, è rappresentata da nuovi dispositivi basati su una tecnologia brevettata in grado di sfruttare simultaneamente la potenza della radiofrequenza bipolare e dell’energia ottica (laser o luce pulsata o luce ad infrarossi).
«L’azione delle nuove tecnologie - sottolinea Triulzi - è quella di stimolare il metabolismo del derma, che tende con l’età a rallentare la produzione di collagene e fibre elastiche. Grazie alla combinazione di energia ottica e radiofrequenza, l’impulso può penetrare più in profondità; le energie combinate riscaldano selettivamente il tessuto cutaneo, stimolando la produzione di collagene, levigando e rassodandola pelle».